Una ricerca del
tempo perduto che Bobo, la voce narrante, compie accanto al padre appena
morto, un'analisi introspettiva fatta di scorci e flash, di rimembranze
del protagonista bambino, poi ragazzo, adolescente, infine uomo, con i suoi
problemi, gioie e dolori, che alla fine lascia affiorare un inquietante
sospetto. L'angoscia per un terribile fantasma che prende corpo da un passato
ormai lontano ma sempre troppo vicino, troppo presente... Un passato che
sembrava sepolto dietro una porta pesante, ben chiusa del cervello, torna
con prepotenza incontenibile alla luce, aprendosi ad una realtà sconvolgente,
dove l'ombra del sospetto prende forma per diventare forse certezza. Il
tormento per le cose mai dette tra il protagonista e il padre. Una terribile
verità mai chiarita. Una storia tutta interiore, un intimo monologo
psicologico.
Un romanzo sofferto, scritto con passione, in cui però l'alternarsi
di deliziosi istanti di gioiosa goliardia, comicità e allegra spensieratezza
con toccanti palpiti di terrore e,tormento, hanno la rara capacità
di far scuotere l'animo e la mente di chi legge.
Valeria Borgia
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